mercoledì 23 gennaio 2008

Cari amici, oggi riflettiamo su....

Carissimi,

ecco qua la meditazione proposta per la giornata odierna:

Pregate sempre per la grazia di lavorare con Dio
“Siate sempre lieti. Pregate continuamente” (1 Ts 5, 16-17)

2 Samuele 7, 18-29 Davide ringrazia il Signore
Salmo 86(85) Tendi l’orecchio, Signore!
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 Siate sempre lieti
Luca 10, 1-24 Gesù manda altri settantadue discepoli


Commento:

Nella preghiera noi accordiamo la nostra volontà alla volontà di Dio e così partecipiamo al raggiungimento del suo proposito. Abbiamo bisogno che lo Spirito Santo cambi i nostri cuori di credenti, cosicché possiamo avere la grazia di lavorare per Dio e di diventare parte della sua missione e del suo disegno di unità. Preghiamo per questo con costanza, consapevoli che “gli operai sono pochi”. In molti incontri ecumenici, e particolarmente durante il Workshop per l’unità dei cristiani che si tiene annualmente negli Stati Uniti, si è riconosciuto che se si vuole assicurare al Movimento ecumenico uno sviluppo prospero oggi e un futuro, si deve coinvolgere un numero maggiore di giovani. Abbiamo bisogno di numerosi lavoratori che sperimentino la gioia di pregare per essere a parte dell’opera di Dio.

Le letture del secondo giorno, ci svelano che cosa significhi lavorare per amore del vangelo. Davide, sorpreso dal fatto di poter aver parte nel piano di costruzione del magnifico tempio per il Signore, chiede: “O Dio, com’è possibile che tu abiti sulla terra?” (1 Re 8, 27) e poi conclude: “Benedici la mia dinastia perché duri per sempre davanti a te”.

Il salmista prega “Insegnami, Signore, la via da seguire: voglio esserti sempre fedele. Fammi avere questo solo desiderio: rispettare la tua volontà. Signore, mio Dio, ti loderò con tutto il cuore, sempre dirò che il tuo nome è glorioso”.

Nell’inviare i settantadue discepoli, Gesù conferma che attraverso loro, e quanti crederanno in lui per la loro predicazione, la sua pace e il lieto annunzio che “il regno di Dio ora è vicino a voi!” saranno proclamati in tutto il mondo. Dopo il loro gioioso ritorno, nonostante siano stati respinti, Gesù si rallegra del successo nell’aver sottomesso gli spiriti cattivi nel suo nome: il messaggio è di non arrendersi, mai.

La volontà di Dio è che il suo popolo sia uno. Come i cristiani a Tessalonica, anche noi siamo chiamati con impellenza a “rallegrarci sempre” e “pregare continuamente”, credendo che se cooperiamo senza riserve con Dio, il suo decreto e la sua volontà saranno realizzati.


Preghiera:
O Signore Dio,
nella perfetta unità del tuo essere,
mantieni i nostri cuori ferventi di desiderio
e di speranza per l’unità,
perché non cessiamo mai di lavorare per amore del tuo vangelo.
Ti chiediamo questo per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.



BUONISSIMA GIORNATA A TUTTI! Ciao.

Giò

martedì 22 gennaio 2008

Riflettiamo oggi su...

Ciao miei cari,

la meditazione proposta per oggi verte su questo...

Pregate costantemente con cuore paziente
“Siate pazienti con tutti” (1 Ts 5, 14)


Esodo 17, 1-4 Perché?
Salmo 1 Darà frutto a suo tempo
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 Siate pazienti con tutti
Luca 18, 9-14 Una preghiera umile


Commento:

Non possiamo essere conniventi con la divisione fra cristiani e, anzi, siamo giustamente impazienti su quando arriverà il giorno della nostra riconciliazione. Ma dobbiamo anche essere consapevoli che lo sforzo ecumenico non è sostenuto dappertutto con la stessa intensità. Alcuni procedono con passi da gigante, altri procedono più lentamente. Come ci esorta Paolo, dobbiamo essere pazienti con tutti.

Come il fariseo della preghiera, anche noi possiamo facilmente porci dinnanzi a Dio con l’arroganza di chi fa tutto per bene: “io non sono come gli altri uomini”. Se a volte siamo tentati di denunciare la lentezza o la troppa rapidità dei membri della nostra chiesa, o di quella dei nostri partner nel dialogo ecumenico, l’invito ad essere pazienti risuona come un importante e puntuale richiamo.

Talvolta è verso Dio che mostriamo la nostra impazienza. Come il popolo nel deserto, talvolta lo contestiamo: Perché dobbiamo continuare questo doloroso viaggio, se non ha scopo? Rimaniamo fiduciosi. Dio risponde alle nostre preghiere secondo il suo modo e i suoi tempi. Egli creerà nuovi modi, che rispondano alle necessità di oggi, per portare i cristiani all’unità.


Preghiera:
O Signore,
rendici tuoi discepoli, attenti alla tua parola, giorno e notte.
Nel nostro viaggio verso l’unità,
donaci la speranza di raccogliere frutti, nel tempo dovuto.
Quando il pregiudizio e il sospetto sembrano dominare,
ti preghiamo di donarci l’umile pazienza necessaria per la riconciliazione. Amen.



BUONA GIORNATA A TUTTI! Ciao. A presto.

Giò

lunedì 21 gennaio 2008

Per riflettere...

Ciao cari,

BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI!

Eccovi la meditazione proposta per oggi:

Pregate sempre per la giustizia
“Non vendicatevi contro chi vi fa del male, ma cercate sempre
di fare il bene tra voi e con tutti” (1 Ts 5, 15)


Esodo 3, 1-12 Dio ascolta il lamento degli Israeliti
Salmo 146(145) Il Signore [...] difende la causa dei perseguitati
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 Non vendicatevi contro chi vi fa del male
Matteo 5, 38-42 Non vendicatevi contro chi vi fa del male


Commento:

Insieme, come popolo di Dio, siamo chiamati a pregare per la giustizia. Dio ascolta il grido degli oppressi, dei bisognosi, dell’orfano e della vedova. Dio è un Dio di giustizia e offre la risposta in Gesù Cristo, Suo Figlio, che ci ammonisce a lavorare insieme, in unità, nella pace e non con la violenza. Anche Paolo enfatizza questo con le parole: “Non vendicatevi contro chi vi fa del male, ma cercate sempre di fare il bene fra voi e con tutti”.

I cristiani pregano incessantemente per la giustizia, perché ogni singola persona venga trattata con dignità e riceva ciò che gli è dovuto, secondo giustizia, in questo mondo. Negli Stati Uniti d’America, l’ingiustizia della schiavitù degli Africani è terminata solo con una sanguinosa guerra civile, seguita da un secolo di razzismo, suffragato anche dallo stato. Persino le chiese erano divise secondo il colore della pelle. Tristemente, il razzismo e altre forme di intolleranza, come la paura per lo straniero, sono ancora lente a scomparire nella vita americana.

Eppure è stato attraverso gli sforzi delle chiese, soprattutto quelle afro-americane e i loro partner ecumenici, e massimamente attraverso la resistenza non violenta del Reverendo Dottor Martin Luther King, Jr., che i diritti civili furono custoditi come un tesoro di tutti nella vita americana. La sua ferma e profonda convinzione che solo l’amore ad imitazione di Cristo può realmente vincere l’odio e trasformare la società, continua ad ispirare i cristiani, e li attira a lavorare insieme per la giustizia. Il giorno della nascita di Martin Luther King è festa nazionale negli Stati Uniti. Ogni anno questo anniversario ricorre in prossimità della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Dio ascoltò e rispose al grido degli Israeliti. Dio continua ad ascoltare e rispondere oggi al pianto di quanti sono oppressi. Gesù ci ricorda che la giustizia di Dio è incarnata nella sua stessa volontà di sacrificare la propria natura, il proprio potere, il proprio prestigio e la sua stessa vita per portare al nostro mondo la giustizia e la riconciliazione, attraverso cui tutti gli esseri umani sono trattati da eguali in valore e dignità.

Solo ascoltando e rispondendo al pianto degli oppressi possiamo camminare insieme nella strada verso l’unità. Questo si applica anche al Movimento ecumenico, laddove ci venga chiesto di andare “per due chilometri” oltre nella nostra disponibilità ad ascoltarci, ad abbandonare il proposito di vendetta, ad agire in carità.


Preghiera:
Signore Dio,
Tu hai creato l’umanità, maschio e femmina ad immagine divina.
Noi ti preghiamo continuamente, con un’unica mente e un unico cuore,
affinché coloro che sono affamati in questo mondo possano essere nutriti,
coloro che sono oppressi possano essere liberati,
che tutte le persone possano essere trattate con la stessa dignità,
e che noi possiamo essere tuoi strumenti nel rendere questo desiderio una realtà.
Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo nostro Signore. Amen.



A presto... ciao!

Giò

domenica 20 gennaio 2008

Un incontro speciale...

Amici carissimi... intanto ciao!

Vi racconto un'esperienza speciale fatta oggi: ho partecipato ad un incontro del Movimento dei Focolari che è stato particolarmente bello e toccante.
Eravamo nel salone di una parrocchia di Mondovì, a circa 25 Km da dove abito io, provenivamo dai paesi limitrofi.
Il clima proprio forte era quello di famiglia.
Siamo stati accolti da una succosa e abbondante merenda con sottofondo musicale! Dopodichè abbiamo iniziato il programma guardando un video in cui si presentava lo spirito e le varie attività del Movimento. Poi una serie di quattro testimonianze di vita concreta (tra le quali anche la mia) hanno espresso ancor meglio come viene vissuto tangibilmente il Vangelo motore che fa andare avanti tutto. A questo punto sono intervenuti i giovani e i ragazzi più piccoli che con il loro spigliato entusiasmo hanno dato il loro bel contributo con: scenette, canzoni, balletti, ecc.
Un incontro (come avete visto) molto semplice ma ricchissimo davvero! La sensazione che ho dentro è di avere un dono grande fra le mani e lo voglio donare sempre più...

Spero di avervi trasmesso cosa ho vissuto dentro di me.



Ciao. A presto.
NOTTE!


Giò

Riflettiamo...

Carissimi miei amici,

oggi meditiamo su questo:

Pregate incessantemente per la conversione dei cuori
“Rimproverate quelli che vivono male, incoraggiate i paurosi” (1 Ts 5, 14)


Giona 3, 1-10 Il pentimento di Ninive
Salmo 51(50), 10-17 Crea in me, o Dio, un cuore puro
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 Incoraggiate i paurosi
Marco 11, 15-17 Casa di preghiera


Commento:

All’inizio e al cuore dell’iniziativa ecumenica si trova una pressante chiamata al pentimento e alla conversione. Qualche volta abbiamo bisogno di sapere come richiamarci vicendevolmente al nostro compito all’interno delle comunità cristiane, proprio come Paolo esorta nella Prima Epistola ai Tessalonicesi: se l’uno o l’altro causano divisioni, dovrebbero essere rimproverati; se alcuni hanno paura di ciò che una difficile riconciliazione potrebbe comportare, questi dovrebbero essere incoraggiati.

Perché nascondere questo fatto? Se la divisione fra cristiani esiste, è anche per la mancanza di volontà di essere dediti al dialogo ecumenico e anche, semplicemente, alla preghiera per l’unità.

La Bibbia ci racconta come Dio abbia mandato Giona per redarguire Ninive, e come l’intera città si sia ravveduta. Allo stesso modo, le comunità cristiane devono ascoltare la Parola di Dio e pentirsi. Nel corso dell’ultimo secolo non sono mancati profeti dell’unità che hanno reso i cristiani consapevoli della infedeltà manifesta nelle nostre divisioni e che hanno ricordato loro l’urgenza della riconciliazione.

Nell’immagine vigorosa dell’intervento di Gesù nel Tempio, la chiamata alla riconciliazione cristiana può seriamente mettere in discussione la nostra limitata auto-comprensione. Anche noi abbiamo un grande bisogno di purificazione. Noi abbiamo bisogno di sapere come liberare il nostro cuore da tutto ciò che gli impedisce di diventare una vera casa di preghiera, interessata all’unità di tutti i popoli.


Preghiera:
O Signore,
Tu desideri la verità nel profondo del nostro animo;
nel segreto dei nostri cuori, Tu ci insegni la sapienza.
Ispiraci in qual modo incoraggiarci vicendevolmente lungo la strada per l’unità.
Rivelaci la conversione necessaria per la riconciliazione.
Dai a ciascuno di noi un cuore nuovo, autenticamente ecumenico.
Per questo ti preghiamo. Amen.



BUONA DOMENICA!


sabato 19 gennaio 2008

Riflessioni di oggi...

Carissimi amici... ciao!

Eccovi la meditazione proposta per oggi:

Pregate sempre, confidando solo in Dio
“In ogni circostanza ringraziate il Signore” (1 Ts 5, 18)


1 Re 18, 20-40 Il Signore è Dio! È Lui il vero Dio!
Salmo 23(22) Il Signore è il mio pastore
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 In ogni circostanza ringraziate il Signore
Giovanni 11, 17-44 Padre, ti ringrazio perché mi hai ascoltato


Commento:

La preghiera è radicata nella fiducia che Dio è potente e fedele. Dio solo è colui che tiene tutto nelle sue mani, il presente e il futuro. La sua parola è credibile e veritiera.

La storia di Elia nel Primo Libro dei Re dimostra irrevocabilmente l’unicità di Dio. Elia rimprovera gli apostati che adorano Baal, il quale non risponde alle loro preghiere. Quando, invece, Elia prega l’unico Dio di Israele, la risposta è immediata e miracolosa. Avendo visto questo, il popolo converte nuovamente il proprio cuore a Dio. Il Salmo 33 è una intensa confessione di fiducia. Ritrae una persona che crede che Dio lo guidi e sia con lui anche nel buio e nelle situazioni di desolazione e oppressione.

Possiamo trovare circostanze che possono essere difficili, persino turbolente. Possiamo avere momenti di disperazione e sconforto. A volte sentiamo che Dio è nascosto. Ma Egli non è assente. Egli manifesterà la sua potenza liberatrice nella battaglia umana. Perciò, rendiamogli grazie in ogni circostanza.

La resurrezione di Lazzaro dai morti è una delle scene più drammatiche riportate nel vangelo di Giovanni. È la manifestazione della potenza di Cristo di sciogliere i legami della morte ed è un’anticipazione della nuova creazione. In presenza del popolo, Cristo prega a voce alta, ringraziando suo Padre per le opere portentose che farà. L’opera salvifica di Dio Padre si compie in Cristo, cosicché tutti crederanno.

Il pellegrinaggio ecumenico è un modo per comprendere le meravigliose opere di Dio. Le comunità cristiane che sono state separate le une dalle altre si ritrovano. Esse scoprono la loro unità in Cristo e giungono a comprendere che sono, ciascuna, parte di una Chiesa e che hanno bisogno le une delle altre.

La visione dell’unità può essere oscurata. Talvolta è minacciata dalla frustrazione e dalla tensione. Può sorgere il dubbio se noi cristiani siamo davvero chiamati a stare insieme. La nostra preghiera continua ci sostiene: guardiamo a Dio e confidiamo in lui. Confidiamo che Egli ancora opera in noi e ci condurrà verso la luce della sua vittoria. Il suo regno comincia con la nostra riconciliazione e con la progressiva unità.


Preghiera:
O Dio di tutta la creazione,
ascolta i tuoi figli che ti pregano.
Aiutaci a mantenere la fede e la fiducia in te.
Insegnaci a rendere grazie in ogni circostanza,
affidandoci alla tua misericordia.
Donaci verità e saggezza
cosicché la tua Chiesa possa sorgere a nuova vita nella comunione.
Tu solo sei la nostra speranza. Amen.



BUONA CONTINUAZIONE E BUONA GIORNATA! In unità... alla prossima! Ciao.

Giò

giovedì 17 gennaio 2008

Riflessioni...

Carissimi,

domani inizia la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani!

Vi darò delle meditazioni tratte dalla guida riferite a questa settimana particolare...

Ecco la prima già del 18/01/2008:

Pregate sempre
“Pregate continuamente” (1 Ts 5, 17)

Isaia 55, 6-9 Cercate il Signore, ora che si fa trovare
Salmo 34(33) Ho cercato il Signore e m’ha risposto
1 Tessalonicesi 5, 12a.13b-18 Pregate continuamente
Luca 18, 1-8 Pregare sempre, senza stancarsi mai


Commento:

Paolo scrive: “Siate sempre lieti. Pregate continuamente, e in ogni circostanza ringraziate il Signore. Dio vuole che voi facciate così, vivendo uniti a Gesù Cristo”. La sua epistola è scritta ad una comunità di fedeli preoccupata riguardo la morte. Molti fratelli e sorelle, bravi credenti, si erano “addormentati” prima della venuta del Signore Che avrebbe portato tutti alla sua Resurrezione. Che cosa sarebbe accaduto a quei fedeli morti? Che cosa sarebbe accaduto ai vivi? Paolo li rassicura che i morti sarebbero risorti con i vivi e li esorta: “pregate continuamente”. Che cosa significa “pregare continuamente”? Nelle letture di oggi troviamo alcuni spunti per rispondere a questa domanda. Tutta la nostra vita deve essere una ricerca del Signore, nella certezza che se lo cerchiamo, lo troveremo.

Durante l’esilio, quando tutto sembrava arido e senza speranza, il profeta Isaia proclama: “Cercate il Signore, ora che si fa trovare. Chiamatelo, adesso che è vicino”. Anche nell’esilio, il Signore è vicino ed esorta il suo popolo a tornare a lui nella preghiera, e a seguire i suoi comandamenti, in modo che possa conoscere la sua misericordia e il suo perdono. Il Salmo 34 celebra la certezza profetica che il Signore darà risposta a coloro che lo invocano, e avvalora la chiamata a pregare incessantemente.

Nel vangelo di Luca, Gesù offre un insegnamento ai discepoli attraverso la parabola della vedova che cerca giustizia da un giudice, che non è né timorato di Dio, né rispettoso delle persone. L’insegnamento della parabola è che occorre essere perseveranti nella preghiera - “pregare sempre, senza stancarsi mai”- ed essere fiduciosi che la preghiera verrà ascoltata: “volete che Dio non faccia giustizia ai suoi figli che lo invocano giorno e notte?”.

Come cristiani alla ricerca dell’unità, riflettiamo su queste letture per scoprire ciò che “Dio vuole che voi facciate”. È Cristo che vive in noi. La chiamata a “pregare continuamente” diviene parte della sua eterna intercessione presso il Padre: “che siano tutti una cosa sola [...] così il mondo crederà”. L’unità che cerchiamo è unità “come Cristo vuole” e l’osservanza dell’Ottavario riflette la nozione biblica di pienezza che un giorno la nostra preghiera sarà esaudita.

L’unità è un dono dato da Dio alla Chiesa. È anche una chiamata per i cristiani, a vivere questo dono. La preghiera è la sorgente da cui scaturisce ogni tentativo umano per manifestare la piena visibile unità. Sono molti i frutti di cento anni di ottavari per l’unità fra i cristiani. Molte sono anche le barriere che ancora dividono i cristiani e le chiese. Se vogliamo mantenere la speranza, dobbiamo essere saldi nell’orazione affinché possiamo cercare il Signore e la sua volontà in tutto ciò che facciamo e che siamo.


Preghiera:
O Signore dell’unità,
Padre, Figlio e Spirito Santo,
noi ti preghiamo continuamente
affinché possiamo essere una cosa sola, come Tu sei.
O Padre, ascoltaci mentre ti cerchiamo,
O Cristo, guidaci all’unità che è la tua volontà per noi,
O Spirito, sostieni la nostra speranza.



BUON CAMMINO.
Ciao.

Giò

domenica 13 gennaio 2008

Notte a tutti... ciao!

Ciao...

vi lascio un pensiero che traggo dalla liturgia odierna, festa del BATTESIMO DI GESU':

Dal Vangelo secondo Matteo.
"[...] Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. [...]"


Auguro a tutti una...


Parola di Vita...

"Hai osservato che se ti manca la cognizione dell'alfabeto e delle poche regole grammaticali che s'insegnano in prima elementare, rimani tutta la vita analfabeta?
Così se non sappiamo assimilare ad una ad una le parole di vita che Gesù ha scolpito nel Vangelo, noi pur essendo 'buoni cristiani', rimaniamo 'analfabeti del Vangelo', incapaci di scrivere con la nostra vita: 'Cristo'."
(Chiara Lubich)



Carissimi, ciao a tutti...

ho voluto introdurvi con queste parole perchè mi sembrano molto adatte per sottolineare l'importanza di mettere in pratica il Vangelo. Proviamoci anche noi! Per aiutarci in tale cammino, ogni mese ce ne viene proposta una Parola particolare da vivere per quel dato mese.
Cliccate qui per leggere quella di gennaio così forse capirete subito meglio. Se poi volete condividere le frasi che più vi colpiscono o esperienze vissute facendo cosa ci viene proposto, fatelo con la massima libertà. Grazie di cuore intanto.

BUONA SERATA. A presto.

Giò


giovedì 3 gennaio 2008

Chiara Lubich Fondatrice del Movimento dei Focolari


Carissimi,

iniziamo col conoscere un po' più da vicino la vita di Chiara Lubich che è la fondatrice del Movimento dei Focolari (qui a lato eccovi una sua foto):


Trento, 22 gennaio 1920

Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920, seconda di quattro figli. La madre è fervente cattolica, il padre socialista. Il fratello Gino è fra le fila dei partigiani, poi giornalista dell'Unità. Poco più che ventenne, insegna alle scuole elementari ed inizia gli studi di filosofia all'Università di Venezia, spinta da un'appassionata ricerca della Verità, quando durante la seconda guerra mondiale, sul crollo di ogni cosa, comprende che solo Dio resta: Dio che è Amore.
La sua vita si trasforma. Risponde al suo Amore scegliendolo come unico Tutto: è il 7 dicembre 1943, data che segna convenzionalmente gli inizi del Movimento che nascerà. Il 13 maggio 1944 Trento è colpita da uno dei più violenti bombardamenti. Anche casa Lubich è gravemente lesionata. Mentre i familiari sfollano in montagna, Chiara decide di rimanere a Trento per non abbandonare la nuova vita nascente. E’ tra i poveri di Trento che inizia quella che Chiara definisce "una divina avventura". "Qualunque cosa hai fatto al minimo l'hai fatta a Me". Condividono con i poveri tutto ciò che hanno. In piena guerra, viveri, vestiario e medicinali arrivano con insolita abbondanza, per le molte necessità. Sperimentano l’attuarsi delle promesse evangeliche: "date e vi sarà dato", "chiedete e otterrete". Di qui la convinzione che nel Vangelo vissuto è la soluzione di ogni problema individuale e sociale. Nelle parole di Gesù, calate una ad una nel quotidiano, e in particolare nel comandamento che Gesù dice "nuovo" e suo, "amatevi l'un l'altro come io ho amato voi" intuiscono esservi la legge perché si ricomponga l’umanità disgregata. E nel testamento di Gesù "che tutti siano uno", trovano il perché della loro vita: "eravamo nate per l’unità, per concorrere a realizzarla nel mondo". Tra le macerie abbraccia una donna impazzita dal dolore, che le grida la morte dei suoi 4 figli. Avverte la chiamata ad abbracciare il dolore dell'umanità.
Dall’incontro, nel 1948, con Igino Giordani, deputato, scrittore, ecumenista, padre di 4 figli, il Movimento nascente ha una sua nuova apertura sul sociale, sulla famiglia e poi sul mondo ecumenico, tanto che Giordani viene considerato confondatore. Per l’impatto con la sofferenza della Chiesa dell’oltre cortina, nell’incontro con chi era riuscito a fuggire, la spiritualità dell'unità si diffonderà in tutto l’Est europeo sin dagli anni sessanta. Da quel piccolo gruppo nasce e si diffonde un movimento di rinnovamento spirituale e sociale chiamato Movimento dei Focolari.
Pur essendo una realtà unica, per la varietà delle persone che lo compongono (famiglie, giovani, sacerdoti, religiosi e religiose di vari istituti, e vescovi), si snoda in 18 diramazioni, di cui 6 movimenti ad ampio raggio: Famiglie Nuove, Umanità Nuova, Movimento Parrocchiale, Movimento Diocesano, Giovani per un mondo unito, Ragazzi per l'unità, e molteplici realizzazioni tra cui il progetto per una Economia di comunione in cui sono impegnate oltre 750 aziende. 26 le cittadelle di testimonianza, case editrici, periodici in varie lingue, più di 1000 opere e attività sociali.
Con la diffusione mondiale del movimento, crollano nazionalismi e razzismi - pur a dimensione di "laboratorio" - anche nei punti caldi del mondo, come Medio Oriente, Balcani, Congo e Burundi, Irlanda del nord. "Lo sviluppo del Movimento dei Focolari getta ponti tra le persone, le generazioni, le categorie sociali e i popoli, in un’epoca in cui le differenze etniche e religiose conducono troppo spesso a conflitti violenti": è la motivazione del Premio Unesco ’96 per l’Educazione alla Pace. Questo contributo è riconosciuto anche da altri premi internazionali, come il Premio Diritti Umani ’98, e da cittadinanze onorarie conferitele da città come Buenos Aires, Roma, Firenze.L'esperienza del "date e vi sarà dato", vissuta agli inizi, si ripete cogli anni nelle più diverse situazioni quotidiane, per la comunione dei beni che diventa stile di vita nel Movimento. Si sperimenta in modo particolare nelle oltre 1000 opere e attività sociali. Nei Paesi emergenti, gli indigenti stessi trovano una via per riscattarsi da situazioni subumane.
E’ per l'impatto con il dramma della miseria alle periferie di una metropoli come San Paolo, durante un viaggio in Brasile, nel 1991, che Chiara dà il via al progetto dell’Economia di Comunione, che ispira ora la gestione di centinaia di aziende nel mondo e fa intravedere una nuova teoria economica. Viene presentata in convegni promossi da numerosi atenei e organizzazioni internazionali, come a Strasburgo, in occasione del 50° anniversario del Consiglio d'Europa, dove Chiara stessa è invitata ad intervenire.


Il vostro sempre, Giò